giovedì 1 giugno 2023

Verità e autorealizzazione (2012)

Si può pensare una via di Verità, che non significhi successo, né quella sciocca idea di "autorealizzazione", che spesso significa solo realizzare un modello altrui male adattato a sé. La Verità non è nell'Ego, ma nella potenza d'Essere cui partecipiamo. Potenza d'Essere che ha un volto, un nome, un corpo
(FMM, 1 giugno 2012)

giovedì 17 marzo 2022

Rischio sul fianco Sud (Formiche.net)

"Il rischio è quello di una grande operazione distrazione. Mentre la guerra russa in Ucraina scuote l’Europa sul fianco Est, i riflettori del mondo si spengono sul fianco Sud. E invece anche a Sud, nel Mediterraneo allargato, il bacino strategico che va da Gibilterra all’Iran, l’onda lunga della guerra si fa sentire. A suonare un campanello d’allarme è il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare europeo (...)"

 https://formiche.net/2022/03/ucraina-minaccia-sud-graziano/

sabato 12 marzo 2022

le linee rosse

Due rischi, che possono anche essere "linee rosse" che se oltrepassate da Putin possono indurre NATO e UE a superare la posizione attuale e passare a scelte ancora più impegnative, se non a un vero e proprio "ingresso in guerra":

- utilizzo armi chimiche nel conflitto

- maggiore intensità degli attacchi, che porti di fatto a pressione abnorme di profughi verso i paesi occidentali.

venerdì 11 marzo 2022

Chiarezza sul nucleare nella guerra in corso

Indipendentemente da come la si pensi sull'utilizzo dell'energia nucleare, è benvenuto un approfondimento che tenta di rispondere alle paure di questi giorni 

"(...) Riteniamo opportuno, in questi tempi incerti e in cui le notizie si rincorrono molto velocemente su tutti i mezzi di informazione, chiarire alcuni dubbi, ricostruire le dinamiche degli eventi alla luce dei bollettini rilasciati dagli organismi internazionali, e dare una risposta razionale alle paure che si stanno diffondendo tra i cittadini. (...)
 https://nucleareeragione.org/2022/03/10/situazione-in-ucraina-facciamo-chiarezza/

martedì 8 marzo 2022

in origine la donna era veramente il sole (Laura Imai Messina)

Dalla pagina Facebook di Laura Imai Messina 
https://www.facebook.com/lauraimaimessina.writer

***

”In origine la donna era veramente il sole. Una persona autentica. Adesso la donna è luna. Luna dal volto deperito, di malata, brilla di luce altrui, da altri dipende la sua vita […]”
Hiratsuka Raichō

Ne scrissi tempo fa, di come nasce da una donna l’impero del Giappone. È la dea Amaterasu, è la luce senza la quale ”le pianure del sommo cielo e le terre immerse nelle pianure di giunco” cadono in rovina. Nessuno può prescindere da lei.

Non più allora un dio ma una dea, che domina il mondo e tutte le creature. Lei ha delicatezza e saggezza femminile, ma non per questo manca di forza e determinazione, frecce in spalla, piede scalpitante. 
Così, quando il fratello Susanowo con il suo comportamento oltraggioso la spaventa e lei si rifugia in una grotta, il mondo intero subisce una notte senza fine, malattie, un decadimento senza alternative. Tutte le creature della terra e gli altri dei si affollano fuori dalla grotta per convincerla a uscire, escogitano un modo per tirarla fuori e riportare così l’universo all’equilibrio. Sarà il riso, l’oscenità di un gioco che fa del corpo femminile un’esplosione di vita, a muovere la sua curiosità e a farle fare capolino dalla grotta. Questa sarà chiusa, il fratello Susanowo punito in modo esemplare e Amaterasu, “grande sovrana e sacra” tornerà a regnare. 

Così è narrato nel Kojiki, prima opera relativa alla storia giapponese che raccoglie racconti mitologici e di fondazione del paese.

Così, quando secoli più tardi, Hiratsuka Haru, in arte Hiratsuka Raichō (1886 – 1971), una delle figure più influenti del movimento femminista giapponese, dichiara come la donna in principio fosse il sole ma come essa fosse nel tempo divenuta invece luna, comprendiamo il significato profondo di quelle righe piene di passione. 

🌿Un augurio oggi a tutte le donne, affinchè ognuna cresca libera, libera di essere se stessa, libera di cambiare idea, libera di scegliere. E se a qualcuno viene la tentazione di dire che "è ormai ovvio", consiglio generosità e pazienza. Perchè ci sono ancora tante donne nel mondo che vedono nel loro essere nate tali una limitazione a quella stessa libertà.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=509332480556044&id=100044378891289

lunedì 7 marzo 2022

Molte guerre, molti compromessi

Forse possiamo evitare di dividerci tra "interventisti" e "pacifisti". Ci sono molti modi di intervenire / fare la guerra, ci sono molte possibilità di "compromesso". Ci sarà probabilmente un mix delle due cose. È bene anche per noi che l'Ucraina resista più che può, ma noi dobbiamo muoverci contemporaneamente su più fronti. Fermare Putin è prioritario, i modi e i prezzi da pagare, e i compromessi accettabili possono essere diversi. Probabilmente un passo in più dentro questa guerra prima o poi dovremo farlo, ma senza ardore, senza inutile retorica. Facciamo ciò che è realmente necessario.

lunedì 28 febbraio 2022

Via d'Uscita

la relazione annuale del Dis (Formiche.net)

"(...) L’infrastruttura metanifera italiana permette però di attutire l’impatto, almeno nel breve periodo, di eventuali shock della supply chain come quello che si profila nelle prossime settimane dopo le sanzioni a Mosca. “Il sistema infrastrutturale italiano rispetta la cd. formula N-1, ossia la capacità di soddisfare, grazie alla ridondanza, livelli di domanda molto elevati anche in caso di interruzione della principale infrastruttura di importazione, ossia del gasdotto che trasporta i flussi in arrivo dalla Russia fino al punto di ingresso di Tarvisio e che, nel 2021, ha veicolato il 38% del fabbisogno nazionale”.(...)"

https://formiche.net/2022/02/007-rapporto-relazione-dis/

sabato 26 febbraio 2022

Putin ha preteso troppo?

Guido Olimpio su Fb:

"Putin è salito sull'albero, puntando al ramo più alto. Può restarci, può cadere. Magari sarebbe utile anche pensare di trovare una scala per "aiutarlo" a scendere. Una via d'uscita che però deve pagare. Nulla è gratis dopo quello che ha fatto. Ammesso che capisca. 
ps: il volume di informazioni divulgato da intelligence Usa in queste settimane e confermato dai fatti è la prova che hanno buone fonti nel potere russo. E probabilmente aldilà dei numeri di tank o divisioni hanno ben di più.
La mia è una semplice ipotesi."

https://www.facebook.com/100000597164309/posts/5479721495391035/

Leggi anche:
"(...) In un simile quadro, la guerra in Ucraina potrebbe trasformarsi in un boomerang per la Russia e colpire il Cremlino due volte. Dal basso, con l’insoddisfazione di un popolo costretto ad altri e più gravi sacrifici e, magari, anche ad accogliere le bare di tanti giovani soldati. Ma anche dall’alto.(...)"

https://www.osservatoriorussia.com/2022/02/25/la-guerra-e-realta-ma-a-mosca-son-tutti-daccordo/

"(...) Arrivati a questo punto, però, la sua eredità geopolitica (anche tralasciando i giudizi morali) potrebbe essere ben peggiore di quella paventata: l’isolamento totale della Russia, il tracollo di una semi-ideologia e un impoverimento che annulla i successi economici del primo decennio putiniano. E la NATO che forse esce dalla porta (Ucraina) ma rientra dalla finestra baltica (Svezia e Finlandia sempre più tentate di entrare). Ne valeva la pena? Ai posteri l’ardua sentenza, ma scommettiamo che non sarà clemente. (...)"

https://www.osservatoriorussia.com/2022/02/25/una-guerra-che-la-russia-non-puo-davvero-vincere/



 

mercoledì 23 febbraio 2022

A Margine Ma Non Troppo

A margine, ma non troppo, della discussione su Russia e Ucraina.

Lo stato di guerra non è necessariamente legato a carri armati, bombe e simili. Si è in stato di guerra quando la sfida è "esistenziale", e l'avversario si dà come "nemico totale". Spesso la situazione è ambigua, e si può tentare di non trasformare in guerra ciò che è solo "conflitto territoriale" (o economico, o comunque "settoriale"); il problema è che se il "nemico" è tale, non ci sarà mossa dilatoria che tenga, prima o poi il conflitto si farà "esistenziale". 

Detto ciò, "prima" o "poi" può fare la differenza, e non da poco, e anche qui non è semplice stabilirlo. Combattere prima può servire a bloccare la minaccia nascente, ma al tempo stesso i prezzi richiesti da una guerra fatta troppo presto possono apparire ingiustificati all'opinione pubblica. Combattere troppo tardi può "servire", perché si rende più evidente la necessità del sacrificio, ma appunto può essere molto più oneroso, e naturalmente maggiormente rischioso. 

Ogni "tensione" fa storia a sé, e per questo non valgono i richiami storici troppo facili: non sempre vale la troppo facile dicotomia Chamberlain contro Churchill, sia perché ci sono tanti modi di cercare un accordo, e tanti modi di fare una guerra, ma anche perché, per quanto detto prima, Churchill (e la sua durezza) forse fu accettato anche perché si tentò fino in fondo di trovare un accordo, e poi di fronte all'ineluttabile si accettò il conflitto. 

Ultima nota, nel caso specifico è essenziale tenere conto che c'è una sfida anche "interna" alle democrazie occidentali: Putin (se è solo lui a decidere, se è in grado di decidere, se è "compos sui", ma comunque: "lui e la sua cerchia") probabilmente aspira anche a essere punto di riferimento per forze occidentali, e vuole sconfiggere un'idea di democrazia liberale, che è innervata - pur con forti contraddizioni - nella storia dell'Unione Europea e della NATO. Su questo appare capace di "influenzare" pesantemente anche parti dell'opinione pubblica occidentale, mettendo a rischio la stabilità delle democrazie.

Anche e forse soprattutto per questo la sfida rischia di diventare - al di là delle mosse diplomatiche e tattiche - "esistenziale".

#Ucraina #Russia #USA #UE #NATO

(post originariamente pubblicato su Fb) 

domenica 13 febbraio 2022

Sulla crisi Ucraina - Russia e la possibile guerra

Da "pseudo analista dilettante da weekend" qualche considerazione:

Al momento Putin pare aver fallito il suo obiettivo principale, spaccare Nato e Unione europea. Poi magari potrebbe proprio per questo tentare di andare oltre e invadere anche con esercito regolare l'Ucraina, ma si spera prevalga calcolo "realista".

(Certo, esistono poi anche i mezzi "non convenzionali" con cui Russia da tempo gestisce la sua influenza su aree diverse del mondo, lo ricordava ieri Marta Ottaviani al tg3).

Sullo sfondo: Russia - Cina - USA, rapporto a tre non banale e con vicinanze e dialettica non scontate, al di là delle apparenze. Pechino ora forse "vicina" a Mosca, ma con freno tirato, senza entusiasmo. E Washington forse lo sa. 

E l'Europa forse, finalmente, comincia a "svegliarsi". Anche se il percorso è molto lungo.