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domenica 29 giugno 2014

No A Riforme Improvvisate!

Siamo persone di diversa estrazione politica, e firmiamo assieme questo appello perché siamo preoccupate per le modalità con cui l'attuale Governo e la maggioranza del Parlamento stanno impostando le riforme istituzionali.

Sgombriamo il dubbio da una questione: nessuno mette in discussione la possibilità di migliorare la Costituzione italiana; non è con la retorica della "Costituzione più bella del mondo" che si fanno gli interessi del Paese e delle future generazioni, anche sul lungo periodo; in diversi punti la Costituzione può - e forse deve - essere migliorata.

Ma l'approssimazione con cui si sta conducendo la riforma del Senato è deleteria: l'ultima polemica di questi giorni - riguardante l'immunità per i nuovi senatori - al di là del merito della questione è indice di un percorso non curato, non consapevole delle diverse implicazioni di ogni singola scelta costituzionale, che deve essere attentamente vagliata dal punto di vista "sistemico".

Siamo passati in pochi mesi da un Senato che doveva rappresentare i Sindaci, a uno che dovrebbe rappresentare le Regioni, come se fosse la stessa cosa. Senza entrare nel merito di quale possa essere la scelta eventualmente migliore, ci rendiamo conto che stiamo facendo una opzione di sistema piuttosto improvvisata?


Si tenga anche conto - nel valutare il tutto - della discutibile ipotesi di riforma della legge elettorale, che incide - indirettamente - sul funzionamento delle istituzioni democratiche del nostro Paese. Si può e si deve trovare un altro modo di cambiare il nostro Stato. (...)

sabato 21 giugno 2014

Una Riforma Semplice Del Bicameralismo

Sarò banale, ma secondo me si superebbe il bicameralismo perfetto in modo migliore e più semplice se: 

1) si dimezzassero sia i deputati che i senatori senza cambiare altro nei sistemi di elezione;

2) si desse "primazia" alla Camera, assegnando ad essa la prima e la eventuale terza - ed ultima! - lettura della legge, lasciando al Senato la possibilità di una sola seconda lettura eventualmente modificativa (oppure confermativa, a quel punto non si procederebbe alla terza lettura).

I risparmi sarebbero garantiti, chissà forse anche maggiori e ci sarebbe una miglior efficienza, anche meglio visibile e comprensibile da tutti i cittadini. 

Mi sbaglio?

Francesco Maria