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venerdì 9 novembre 2012

Cosa E' Successo In Afghanistan?


Propongo di seguito un articolo del Foglio e un'ulteriore riflessione del Sole24Ore a proposito della morte dell'alpino Chierotti. Personalmente sarei cauto, prima di definire il comportamento dei vertici dell'esercito e del governo come "reticente" o "scarsamente affidabile": sono molti gli elementi che possono aver fatto propendere per un atteggiamento di prudenza nel "racconto" di quanto avvenuto.

Come già scrivevo due anni fa (vd. post più sotto), il problema di fondo è la difficoltà politica di gestire una "sporca guerra" che non deve apparire troppo sporca, e che in teoria dovrebbe veder vicina la sua conclusione. Una "doppiezza" che accompagna la missione in Afghanistan fin dal suo sorgere, e che sembra essere una costante degli interventi "umanitari" - o analoghi - che hanno segnato lo stile della politica estera occidentale. 

Sarebbe urgente comunque - al di là di questo specifico episodio - riprendere in mano il dossier afghano e in generale l'impianto complessivo della nostra politica estera; se la crisi economica rischia di portarci da un lato a una "fuga" poco razionale dall'impegno all'estero, l'alternativa non può essere nel silenzio sui fatti (per evitare problemi) o nel farsi dirigere dall'emergenza di turno (per raccogliere un plauso momentaneo), ma in un discorso pubblico sempre più consapevole e maturo, il meno possibile "doppio" e "ambiguo"

Il meno possibile, ho scritto: perché comunque sempre - per il bene degli stati e soprattutto delle democrazie - il discorso pubblico sulla guerra è ambivalente e in parte nascosto. Il peggior nemico della trasparenza democratica è l'idolatria del "nessun segreto", che nessuna comunità umana, in realtà, può sopportare.

Francesco Maria Mariotti

venerdì 26 ottobre 2012

Un altro Alpino del ‘Doi’ andato avanti in terra di Afghanistan. (dal Blog Diario da Herat de laStampa)

Riporto il post di cordoglio per la morte del caporale Chierotti, apparso sul blog gestito sul sito de laStampa "Diario da Herat". Il link permanente a questo blog lo trovate qui sopra, fra le "pagine suggerite", in modo che possiate sempre averlo facilmente a disposizione.
FMM


Un altro Alpino del ‘Doi’ andato avanti in terra di Afghanistan.

MAGGIORE MARIO RENNA - COMANDO BRIGATA ALPINA TAURINENSE
  
Il caporale Tiziano Chierotti, 24 anni, di San Remo, è caduto in un conflitto a fuoco con gli insorti a Bakwa, dove da due mesi opera il 2° reggimento Alpini.  
  
“Un ragazzo d’oro”, racconta un sottufficiale che lo conosceva bene ed è venuto a trovarmi subito dopo la notizia per dirmelo, con gli occhi asciutti ma tristissimi. “Corretto. Puntuale. Preciso”. Un bel tipo di Alpino, aggiungo io. Dotato anche di tanto coraggio. Quello che serve per salire a bordo dei Lince e uscire tutti i giorni di pattuglia per assicurare un po’ di libertà e di benessere a chi non ha conosciuto altro che guerra, come il popolo afghano. 
Oggi gli Alpini di Cuneo erano usciti insieme ai militari afghani per andare in un villaggio, incontrare la popolazione, controllare le strade. Una missione costante, portata avanti con sacrificio. Poche settimane fa un’operazione della polizia locale si era conclusa con l’arresto di quattro insorti, grazie all’aiuto degli Alpini. E nell’ultimo mese era calato il numero di ordigni esplosivi ritrovati e distrutti dai genieri alpini del 32°. Segni incoraggianti.  
Oggi brutte notizie, invece, da Bakwa. Oltre al caporale Chierotti sono rimasti feriti altri tre Alpini, fortunatamente in modo non così grave. Il ‘Doi’ reagirà. Ha lo spirito della ‘Cuneense’ dentro.(...)