(...) Se il progetto venisse realizzato, si tratterebbe della rottura di un tabù gelosamente custodito finora all’interno degli archivi strettamente stop secret dei banchieri centrali europei. Tempo fa Draghi aveva promesso alla Süddeutsche Zeitungl’intenzione di spiegare più in dettaglio le operazioni di politica monetaria e non standard della Bce. E ieri, in un’intervista al quotidiano di Monaco di Baviera, ha detto di ritenere la pubblicazione dei verbali «uno dei prossimi passi necessari» da compiere. E per questo, ha preannunciato che «il board della Bce sottoporrà una proposta in merito alla discussione e alla decisione del Consiglio direttivo».
In seno al direttorio, almeno tre degli altri cinque membri si sono già pronunciati a favore del progetto di maggiore trasparenza, attraverso la pubblicazione dei verbali segreti. Il primo era stato, alcuni giorni fa, il capo economista Peter Praet (in un’intervista al Corriere della Sera), seguito l’ultimo fine settimana dal membro francese Benoit Coeuré e da quello tedesco Jörg Asmussen. E quest’ultimo aveva sostenuto perfino che «i verbali (pubblicati) dovrebbero contenere anche il nome di chi ha votato a favore (di una decisione) e con quale motivazione».(...)
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