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giovedì 29 ottobre 2015

“MARATONA PER YITZHAK RABIN” - 4 novembre 2015

Sinistra per Israele vi invita a partecipare a 

MARATONA PER YITZHAK RABIN”

mercoledì 4 novembre 2015, ore 20.30 MILANO

SALA ALESSI,PALAZZO MARINO -  PIAZZA DELLA SCALA 2
Serata in ricordo del Primo Ministro di Israele e Premio Nobel per la pace nel ventennale del suo assassinio.

La memoria di un uomo di pace nell’avvicendarsi delle immagini, dei suoni e delle parole

(Si ringrazia per la collaborazione il gruppo consiliare del PD)​


***
Sinistra per Israele celebra Yitzhak Rabin a vent’anni dal suo brutale assassinio avvenuto per mano di Yigal Amir, un ebreo israeliano religioso fanatico al punto di sentirsi investito dalla missione di “salvare il progetto della Grande Israele”, che Rabin aveva cominciato a smantellare.
L’appuntamento è il 4 novembre, alle 20.30, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, dove politici, giornalisti, cittadini leggeranno brani in onore di Rabin.
Durante la serata Miriam Camerini e Manuel Buda proporranno brani musicali, sarà proiettato un breve filmato del
Centro Rabin di Tel Aviv e verrà illustrata l’iniziativa della Sinistra per Israele per intitolare a Milano una via a Yitzhak Rabin, premio Nobel per la Pace.
A vent’anni dalla sua morte in Israele nessuno è stato capace di raccoglierne l’eredità, fatta di coraggio, lealtà e credibilità. Ci hanno provato prima Barak e poi Olmert, ma le loro iniziative di pace sono fallite. Oggi lo stato ebraico è governato da chi non solo non crede nella pace con i palestinesi, ma anche si attiva per screditarne la prospettiva.
Al popolo israeliano si prospetta un conflitto infinito da gestire con la forza delle armi e iniziative politiche fasulle.
Il contrario di quello che proponeva Rabin. Oggi il Medio Oriente non è più lo stesso, ma la necessità di pace e
conciliazione non è venuta meno ed è ancora più necessaria.
Serve visione politica, capacità di leadership.
In Rabin abbiamo visto tutto questo e come Sinistra per Israele auspichiamo che in Israele qualcuno finalmente ne raccolga l’eredità per riprendere il cammino della pace oggi lontana più che mai.

giovedì 27 marzo 2014

Presentazione di "Israele, la paura, la speranza" di Bruno Segre - Milano, 2 aprile 2014

Segnalo un evento che mi pare molto interessante; ho letto il libro di Bruno Segre - una raccolta di suoi articoli dal 1970 ad oggi - e credo valga la pena ascoltare la sua voce saggia e laica per riflettere in un'ottica di lungo periodo sul conflitto medio orientale.

Dal progetto di "nuova educazione" che si sperimentò nei kibbutz, all'Israele che scopre dentro di sé un pericoloso estremismo con l'assassinio di Rabin; dal mondo dei fondamentalismi religiosi che sembravano negli ultimi anni aver preso la direzione degli eventi e del "vocabolario" medioorientale alla speranza (ora forte, ora un po' più timida) della presidenza Obama.

Il "racconto" - mi permetto di chiamarlo così - di Segre è una riflessione completa sulle stagioni del sionismo, un riassunto di storia nel quale provare a "specchiarsi" per capire anche - al di là del conflitto israelo -palestinese - dove stiamo andando, verso quale possibile civiltà l'apparente disordine di questi anni ci sta portando

Francesco Maria Mariotti

***
Libreria Claudiana e Sinistra per Israele,
in occasione dell'uscita del libro di

BRUNO SEGRE
 , 


ISRAELE LA PAURA LA SPERANZA
Dal progetto sionista al sionismo realizzato

Edito da Wingsbert House

Vi invitano a partecipare all’ incontro con:

Anna Momigliano, Giornalista e scrittrice
Luciano Belli Paci, Sinistra per Israele Milano
Stefano Jesurum, Giornalista e scrittore

«Mentre seguivo con partecipazione le vicende politiche e culturali di Israele e del Medio Oriente, mi sono reso conto che nella cultura politica coagulatasi 
attorno al progetto sionista erano presenti ab origine, e ancora oggi continuano a fronteggiarsi, due linee di pensiero e di azione ben distinte. Una 
di esse fa leva prevalentemente sulla speranza, l’altra sulla paura. (…) 
Israele riuscirà ad assicurarsi un futuro soltanto se saprà mettere la sordina alla paura e restituire voce e dignità alla speranza».

Sarà presente l'autore

MILANO
Mercoledì 2 aprile 2014, ore 18.30

 
 
LIBRERIA CLAUDIANA
Via Francesco Sforza, 12

mercoledì 7 agosto 2013

Mettere la verità degli altri nelle nostre vite (S.Jesurum, Sette, Corriere della Sera)

(...) AMICIZIE VERE. L’inizio è struggente: «Questa che tu non leggerai è la conclusione di ciò che avrebbe potuto essere un’amicizia ebraico-araba. Avrebbe potuto essere e non è stata che in piccola parte perché, nelle attuali condizioni storiche, ogni tentativo di amicizia vera tra un ebreo e un arabo è destinato a fallire». Il problema era – esattamente così come è anche oggi, ed ecco il motivo per cui la lettera viene riproposta – che uno dei due ragazzi era un convinto sionista, realtà che l’altro rifiutava radicalmente. Quando scoppiò la guerra, Sergio aveva detto a Ibrahim che per lui non ci sarebbe stato problema: «Se vincono gli arabi, tu sei arabo, se vincono gli israeliani, tu sei israeliano. Per me, invece, c’è una sola soluzione possibile». Poi i due amici si persero. Questo è il confitto mediorientale, una faccenda terribilmente difficile, triste, complessa, amara per la dimensione umana prima ancora che per una questione politica e/o ideologica. (...)