Mille pescherecci cinesi sono attesi nelle acque delle Senkaku, isole disabitate controllate dal Giappone e rivendicate dalla Cina. Gli Stati Uniti spingono per una soluzione pacifica e non prendono posizione sulle isole contese Senkaku, che agitano i rapporti tra Cina e Giappone. Lo ha detto il segretario alla Difesa, Leon Panetta, che in una conferenza stampa congiunta col collega giapponese, Satoshi Morimoto, ha spiegato che, pur tenendo fermi "gli obblighi sul trattato di Sicurezza" Washington-Tokyo, in forza del quale gli Usa sono tenuti a difendere l'alleato se aggredito, la via da seguire è la "soluzione pacifica" sulle isole contese.
Per la Cina le attività di pattugliamento marino effettuate nei giorni scorsi nelle acque delle isole Diaoyu, come vengono chiamate le Senkaku contese con il Giappone, sono state un successo. Lo ha detto un funzionario della CMS, la China Marine Surveillance, secondo quanto ha riferito l'agenzia Nuova Cina. "Il rafforzamento della legge e le attività di pattugliamento marino cinesi - ha detto Xiao Huiwu, vice capo del comando della CMS - hanno dimostrato la giurisdizione della Cina sulle isole Diaoyu e hanno avuto un ruolo importante ai fini della tutela degli interessi marittimi del paese". Venerdì scorso sei pattugliatori cinesi (anche se l'agenzia Nuova Cina ha sempre parlato di due) sono arrivati nelle acque delle Diaoyu (che i giapponesi chiamano Senkaku) per poi però allontanarsi alcune ore dopo. Secondo Xiao, la CMS intensificherà i propri controlli e le proprie attività in prossimità delle isole sempre per riaffermare la sovranità cinese e per porre fine alle violazioni. Durante il pattugliamento di venerdì scorso le navi cinesi sono arrivate fino a 1,55 miglia marine di distanza dalle Diaoyu.
La situazione preoccupa gli Stati Uniti. "E' nell'interesse di tutti, ed è nell'interesse di ognuno di noi, che Giappone e Cina mantengano buone relazioni e trovino un modo per evitare un'ulteriore escalation dei rapporti", ha spiegato oggi a Tokyo il segretario alla Difesa, Leon Panetta, nel pieno dello scontro tra le due potenze economiche dell'Estremo Oriente. (...)
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