mercoledì 19 settembre 2012

L'Europa ricomincia da Varsavia (da laStampa)


Per otto mesi i ministri degli Esteri dei paesi fondatori dell’Europa, assieme a Spagna, Portogallo, Austria,Polonia e Danimarca, si sono incontrati in riunioni informali e, sinora, coperte da silenzio, per discutere liberamente e senza vincoli negoziali dell’Europa del futuro. Poi, l’altroieri notte a Varsavia, hanno approvato un documento comune.

Che contiene anzitutto un elemento politico macroscopico: per la prima volta la Germania ha accettato un documento che contiene un’espressione che sin qui provocava il tedesco raccapriccio, la «mutualizzazione dei rischi sovrani», sia pur «proposta da alcuni membri del Gruppo». L’importanza del documento, di cui La Stampa è in possesso, è tuttavia molto più ampia. Il disegno di quelle otto cartelle, limate sino all’ultimo nella notte polacca, muove dalla necessità di una maggior consapevolezza europeista dei cittadini e va verso una maggior responsabilità delle istituzioni. Per la prima volta, oltre a una effettiva europeizzazione dei partiti, integrazione e rapporto di check-and-balance tra Commissione e Parlamento, si parla di responsabilità delle istituzioni sino all’accountability, al «render conto» che vige nelle società anglosassoni. (...)


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