venerdì 21 giugno 2019

Il non-attacco di Trump

"(...) Non è chiaro ancora a cosa sia legato effettivamente il dietrofront: se il presidente ha cambiato decisione ascoltando tutte le reticenze che dimostra da settimane (o meglio, da sempre rispetto agli impegni militari, che considera un costoso impegno economico), oppure la scelta è stata legata a necessità logistiche, tattiche o strategiche. Ancora non è comunque esclusa una risposta militare. Secondo quanto riportano i media americani, che hanno seguito gli sviluppi delle riunioni alla Casa Bianca tramite i corrispondenti (e sono gli unici realmente informati dei fatti), durante una riunione serrata iniziata alle nove di sera è andata avanti per più di un’ora e mezzo, s’è creata una spaccatura tra gli apparati statunitensi. Da una parte il segretario di Stato, Mike Pompeo, il consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton, e la direttrice della Cia, Gina Haspel, che consigliavano l’attacco per punizione e deterrenza nei confronti di Teheran, che da settimane reagisce aggressivamente all’altrettanto politica aggressiva della “massima pressione” scelta da Washington contro la Repubblica islamica: e un conto sono operazioni asimmetriche plausibilmente negabili come i sabotaggi alle petroliere, un conto è l’abbattimento di un velivolo senza pilota della marina statunitense; questo va punito severamente, dicono i falchi.

FALCHI E COLOMBE

Dalla parte di chi non voleva colpire c’era Trump e i vertici del Pentagono (che è senza un segretario di fatto ed è in fase di transizione tra due facenti funzione): i militari temono un’escalation incontrollabile se dovessero essere colpiti obiettivi in Iran. Il presidente è a un anno dalle elezioni di riconferma e sa che ai suoi elettori e ai suoi finanziatori sarebbe complicato giustificare come America First un attacco contro l’Iran. In mezzo, per così dire, il Congresso: a quanto sembra i leader di Democratici e Repubblicani avrebbero chiesto al presidente di partecipare alle decisioni, ossia di approvare in aula eventuali operazioni militari contro Teheran che comunque dovevano essere “misurate” (secondo una dichiarazione fatta dai congressisti repubblicani). (...)"

https://formiche.net/2019/06/trump-iran-attacco-drone/

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