sabato 3 agosto 2019

Alcune Riflessioni

Riflessioni su cose successe in questi giorni.


1. Lasciamo le indagini a chi deve fare le indagini.


2. Grave bendare un arrestato e far girare le immagini, ma se - sottolineo se - la cosa è stata limitata a pochi minuti e se non ci sono state ulteriori forme di pressione, forse parlare di "gravissime lesioni dei diritti" o addirittura di "tortura" non appare totalmente congruo, anche se è inevitabile che appaiano timori in questo senso.
2.1. Comunque ottima cosa che l'Arma abbia immediatamente reagito a livello istituzionale per stigmatizzare un comportamento comunque sbagliato. Pessima cosa che il ministro e la forza politica di riferimento abbiano invece sottovalutato apertamente il fatto, e denigrato gli scrupoli garantisti; se da un lato è esagerato forse parlare di tortura, dall'altro è appunto necessario che le istituzioni reagiscano in maniera equilibrata e capace di rassicurare tutti i cittadini.

3. Benvenute tutte le visite dei parlamentari in carcere, nei confronti di chiunque; sarebbe bene che fossero fatte anche più di frequente e non solo nei casi più "eclatanti", con il rischio che appaiano gesti troppo legati a dinamiche politiche contingenti. Sono sicuro che ci sono già parlamentari che operano nel silenzio.
3.1. Tentiamo di parlare con più serenità e rigore delle pene detentive, del modo in cui vengono trattenute le persone anche quando non ancora condannate, e via così dicendo. Tentiamo di farlo tenendo conto dei diritti sacrosanti dei detenuti - in realtà di ognuno di noi -, ma facciamolo sapendo che l'argomento è difficilmente gestibile a livello di opinione pubblica, e per questo va presentato non in modo "spot" e senza soluzioni facili (come amnistie, indulti, etc)

4.Attendiamo esito indagini e processi

5. (a latere) W la prescrizione, che è clausola forse imperfetta, ma che appunto ci tutela anche da una giustizia più che imperfetta e troppo lunga, e che rende evidente anche dal punto di vista simbolico che la nostra giustizia è giustizia umana, non divina.

6. Non amo il giornalismo che sta al seguito dei potenti anche nei momenti quotidiani, credo ci debba essere un momento di "stacco" anche per queste figure (che forse se lo vogliono possono anche trovare luoghi più appartati, per evitare di essere seguiti)
6.1. Sono però inaccettabili le reazioni di ministro e di alcuni uomini al suo seguito (non mi è chiaro se facenti parte delle forze dell'ordine) atte a "bloccare" un giornalista, o a denigrare o addirittura intimidire la stampa.

7. Inaccettabile il linguaggio volgare e razzista in bocca a persone che rappresentano le istituzioni di uno Stato. C'è il gravissimo rischio di legittimare atteggiamenti violenti da parte delle persone, e comunque si crea un clima non sereno e pesante nel Paese. Il "principe" non può provocare disordine, altrimenti viene meno al suo primo dovere, e autodistrugge la sua stessa legittimità.

8. Speriamo di non dover di nuovo vedere "guerra" e "guerriglia" fra noi. Abbiamo già visto momenti terribili in questo paese, è necessario evitare a qualsiasi costo la degenerazione dei rapporti civili e politici.

FMM

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