Impressione mia, magari i sondaggi e simulazioni varie sono fatte meglio di quanto io pensi: si continua a fare calcoli di voti e proiezioni di consenso "rassegnandosi" a una base elettorale sempre più stretta.
Forse c'è un'Italia né "buonista" né "cattivista" (per semplificare al massimo) che attende di essere rappresentata.
Forse c'è un'Italia che sarebbe capace di affrontare le sfide del futuro senza paura (o governando gli inevitabili timori che sorgono di fronte alle incognite della vita), se trovasse interlocutori politici che siano capaci di coinvolgerla, senza cercare "rottamazioni", "ruspe", illusioni varie.
L'attuale "principe" sembra re perché il castello si è fatto piccolo. Allarghiamo i confini, ridisegniamo le mura e il fossato, e il trono vacillerà: le bande rumorose dei prepotenti, forse, torneranno al silenzio.
FMM
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