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martedì 20 agosto 2013

Il Pcc: "Le idee importate dall'occidente mettono a rischio la società cinese" (da Repubblica.it)


Ci sono alcune idee tipiche delle società occidentali che minacciano la società cinese. O almeno è questo che pensa il Partito comunista cinese e il suo leader, Xi Jinping, che ha diffuso ai membri del Pcc un memo - chiamato Documento Numero 9 - in cui elenca i sette pericoli. Ma quali sono? Per primo è "la democrazia costituzionale", poi ci sono "l'universalità dei diritti umani", "l'indipendenza dei media", "l'idea di partecipazione",  "il liberismo sfrenato" e "le critiche nichiliste al passato del Pcc". 


Nel Documento si legge che "le forze ostili dell'Occidente verso la Cina e i dissidenti nel Paese si stanno costantemente infiltrando nella sfera ideologica". Il memo non è stato diffuso al di fuori del partito ma è stato reso noto dal New York Times. Un documento di questo livello deve avere l'approvazione della segreteria del partito, e quindi del presidente Xi in persona.



E il memo avrebbe già operato una svolta nella politica interna del regime cinese: i media controllati dal Pcc hanno iniziato ad attaccare duramente il costituzionalismo e la società civile, rivela ancora il Nyt; si è registrata una stretta del controllo sulle critiche sul web; due attivisti per i diritti dei cittadini sono stati arrestati nelle scorse settimane.(...)


giovedì 8 agosto 2013

Chi E' Xu Zhiyong?

(...) Chi è Xu Zhiyong? Si tratta di un avvocato di quarant'anni, fondatore del «Movimento dei Cittadini», una organizzazione che da tempo chiede maggiore trasparenza all'apparato politico cinese. In particolare il «Movimento dei cittadini» si è battuto per la pubblicazione dei patrimoni economici dei funzionari cinesi, un'istanza molto sentita dall'opinione pubblica cinese. Anche per questo Xu è stato arrestato il 16 luglio scorso con l'accusa di «disturbo dell'ordine pubblico»; un'accusa ridicola se si considera che Xu era da tre mesi agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Pechino.
Le richieste di maggior trasparenza, così come altre speranze circa potenziali riforme in Cina, erano arrivate dopo alcune dichiarazioni proprio del Presidente cinese Xi Jinping. Quest'ultimo infatti aveva affermato che «nessuna organizzazione o individuo dovrebbe porsi al di sopra della costituzione». Speranze vane, ad ora, come tante altre  (...)

Il problema per il «Movimento dei cittadini» - ovvero la ragione per la quale la repressione nei suoi confronti sarà durissima - è quello di incarnare un sentimento fortemente popolare: la disparità di vita tra i funzionari e le persone normaliè ormai evidente in Cina e per questo da tempo sono state effettuate richieste affinché i funzionari pubblichino i propri patrimoni. La campagna di Xi Jinping contro la corruzione aveva fatto pensare alla possibilità che una maggiore trasparenza potesse davvero diventare realtà, ma il processo del PCC, dall'alto verso il basso, ad ora sembra l'unica risposta alle tensioni sociali riguardanti le diseguaglianze nel paese.

giovedì 8 novembre 2012

Cina, il Dragone tira fuori gli artigli?


Dopo anni di discorsi improntati al pacifismo, anche quando il Parlamento approvava aumenti a doppia cifra del budget militare, ieri per la prima volta il Dragone ha tirato fuori gli artigli. «Cina deve diventare una potenza marittima per difendere risolutamente i suoi diritti e i suoi interessi territoriali» ha ammonito Hu. dal nostro corrispondente Luca Vinciguerra - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/tWMRZ

"Se non affrontiamo il problema della corruzione - ha detto Hu Jintao parlando nella sala dell'Assemblea del Popolo su piazza Tiananmen, addobbata con bandiere rosse e un'enorme falce e martello - essa potrebbe provocare una crisi del Partito e anche un crollo dello Stato". "La riforma della struttura politica è una parte importante delle riforme generali e dobbiamo prendere iniziative positive e prudenti in questa direzione", ha aggiunto Hu."La Cina non copierà mai un sistema politico occidentale". ha detto Hu Jintao, aggiungendo che la Cina continuerà sulle riforme della struttura politica per "rendere la democrazia popolare più estesa".


Eppure, di riforme in Cina ci sarebbe grande bisogno, spiega al Foglio Giovanni Andornino, docente di Relazioni internazionali dell’Asia orientale presso l’Università di Torino e vicepresidente di T.wai (Torino World Affairs Institute): “Crescendo, l’economia cinese ha creato gravi danni ambientali, sanitari e sociali. Si è trattato di una crescita diseguale, e questo ha provocato malcontento nella popolazione. Non a caso, il numero delle proteste è passato da 8.700 casi nel 1993 ai 230 mila di oggi, anche se le statistiche dell’ultimo periodo non sono ufficiali”. La crescita economica tanto sbandierata dalle autorità, poi, “è in realtà più contenuta, le cifre sono in parte gonfiate, tant’è che puntualmente a ogni trimestre vengono ritoccate al ribasso”, dice. Fare riforme con l’economia che non galoppa più come nell’ultimo decennio è difficile: “La sfida che ha davanti la prossima leadership è ardua. Tutti si attendevano che Hu Jintao e Wen Jiabao, soprattutto nel loro secondo mandato, potessero approfittare della crescita record per avviare le riforme necessarie. Invece nulla di tutto questo è avvenuto, anche perché – e lo stiamo capendo ora – Hu Jintao aveva un controllo molto parziale del Comitato centrale”. D’altronde, “se è vero che l’ex presidente ottantaseienne Jiang Zemin è influente ancora oggi nel Partito, è lecito pensare che sia stato ben più incisivo negli scorsi anni”, aggiunge Andornino. Se Pechino non è riuscita a cambiare rotta nell’ultimo decennio, quando ne aveva le possibilità ed era spinta dal successo finanziario, è probabile che non lo farà neppure da qui al 2022: “C’è la necessità di compiere scelte politiche decise e chiare, e questo la nomenclatura alla guida del paese non è in grado di farlo. Sono troppi gli interessi in gioco. Inoltre, al momento non è credibile che Xi Jinping possa cambiare le cose da solo, anche perché fa pur sempre parte di una leadership collettiva e non individuale”.