mercoledì 25 giugno 2014

Argentina Contro I Creditori

(...) Nella pagina a pagamento del governo (pubblicata domenica anche su New York Times, Washington Post e Wall Street Journal) si spiega però che questi “fondi avvoltoio” «non sono creditori originari» ma hanno «acquistato a prezzi stracciati titoli in default dopo il concambio, all’unico scopo di agire legalmente contro il paese e al fine di ottenere un guadagno strabiliante»: il fondo NML di Singer nel 2008 per esempio ha pagato 48,7 milioni di dollari per l’acquisto di titoli dichiarati in default e la sentenza della Corte suprema gli riconosce oggi un guadagno del 1.608 per cento (pari a 832 milioni di dollari).
Il comunicato si conclude con la speranza di negoziazioni «eque ed equilibrate». Per questo il governo argentino ha chiesto la sospensione della sentenza, in modo da poter rispettare la scadenza del 30 giugno per i pagamenti pattuiti con la maggior parte dei creditori e si è detto disponibile a cercare un nuovo accordo. Il giudice che aveva condannato a pagare il 100 per cento del debito ai fondi americani ha dunque nominato l’avvocato Daniel Pollack a «special master», incaricandolo cioè di condurre un nuovo negoziato tra le parti.(...)

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