Cosa può succedere se in Israele i ragazzi rapiti non venissero trovati in breve tempo, e si scoprisse che sono stati rapiti con l'appoggio di uno degli Stati nemici? La tensione e la guerra potrebbe intrecciarsi anche con quanto sta succedendo in Iraq?
La pessima scelta statunitense di non intervenire esplicitamente in Iraq, l'interventismo iraniano (benvenuto da un lato, ambiguo come sempre dall'altro), il possibile scivolare della questione del rapimento dei ragazzi israeliani in una guerra, la non risolta situazione siriana: scenari distinti che però possono incontrarsi, involontariamente forse, ma inesorabilmente.
L'idea di lasciare spazio all'Iran - forse implicita in questa sorta di "desistenza" americana - può avere un senso (se ne discuteva in realtà già ai tempi della guerra di Bush junior come "effetto-non-voluto-anche-se-non-certo-imprevisto...")-, ma può essere un azzardo pesante, e comunque non risolve il problema di una eventuale escalation, di fronte alla quale Teheran probabilmente non è nelle condizioni per una reazione efficace di lungo periodo.
Temo che Obama e Clinton - e con loro noi europei - dovremo presto rivedere il distacco che in questo momento sembra segnare il nostro rapporto con l'area medioorientale.
Come forse già altre volte si è detto, l'importante è essere pronti, anche ad approfittarne.
Se succederà, sarà interessante capire come si muoveranno Russia e Cina, sempre presenti, spesso silenziose (immagino e spero che non si aspetti il volo dei droni per contattare Mosca e Pechino).
Chissà che una "guerra mondiale" non possa essere lo sblocco della situazione che aspettiamo da tempo, anche per costringere il mondo a trovare una nuova governance globale, non solo dal punto di vista politico
Francesco Maria
14/06/2014 - Tutte le forze armate di Israele sono in stato di allerta e pronte ad intervenire se la situazione, di per se già estremamente drammatica, dovesse precipitare. Uno scenario che in brevissimo tempo potrebbe trasformare il Medio Oriente in una polveriera.
Tre adolescenti israeliani sono attualmente dispersi. Presumibilmente sono stati rapiti da alcuni terroristi palestinesi.
I tre adolescenti, Eyal Yifrah di 19 anni, ed i sedicenni Gilad Shaar e Naftali Frenkel 16, sono stati visti l'ultima volta giovedì notte, nella zona di Gush Etzion.
L’esercito israeliano è in allerta massima, con preavviso di richiamo già emanato per tutte le riserve. Tutte le forze schierate lungo i confini sono pronte a qualsiasi scenario. I terroristi palestinesi non sono nuovi a questi rapimenti che utilizzano come merce di scambio per ottenere il rilascio dei prigionieri custoditi dentro le prigioni israeliane.
Ogni reparto dei servizi segreti israeliani è stato praticamente schierato per un dispiegamento che viene definito senza precedenti. Le ricerche si stanno concentrando in Giudea e Samaria. L’intera nazione resta con il fiato sospeso e l’opinione pubblica preme per una liberazione immediata dei tre ragazzi ecco perché la tensione potrebbe precipitare in brevissimo tempo.(...)
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