domenica 19 maggio 2019

Primo Ministro Al-Thani: “Il tempo per i dittatori è passato, Haftar sta unificando il Paese” (SpecialeLibia, Vanessa Tomassini)

Ovviamente una intervista del genere va letta con prudenza, comprendendola nella complessità dello scenario libico; ma appare comunque interessante; al di là dei messaggi inviati all'Italia, interessante l'accenno al figlio di Gheddafi, che forse potrebbe essere il terzo nome che risolverà la dialettica Sarraj - Haftar che oggi rischia di portare a un conflitto civile conclamato, e pericoloso

FMM

"(...) Media riconducibili ai fratelli musulmani hanno innescato molte paure nei cittadini di Tripoli, parlando di offensiva del maresciallo Haftar e del pericolo di una nuova dittatura. C’è una dittatura qui nell’est del Paese?
“Il tempo per i dittatori è passato e chiunque voglia diventare il presidente della Libia dovrà passare attraverso l’approvazione dei libici. Nessuno salirà al potere senza passare dalle elezioni. Il feldmaresciallo Khalifa Haftar ora sta lavorando per unificare la Libia, dopo di che chi guiderà il paese lo stabilirà le elezioni. Chiunque sia, anche se i libici sceglieranno il figlio di Gheddafi attraverso il voto sarà il benvenuto [grassetto mio, FMM]. Questa è la democrazia”. 
-Che rapporti ha con il Libyan National Army? Il feldmaresciallo Khalifa Haftar riconosce l’autorità del Suo Governo?
“Certamente le relazioni sono buone, perché il maresciallo Khalifa Haftar faceva parte dell’esercito e lavoravamo nello stesso posto. Conosco il maresciallo dal 1996. Nello stesso periodo in cui Haftar era un alto ufficiale io ero ad un livello più basso. Il Governo ad interim ha fatto un grande sforzo per ricostruire un esercito, non ci sono altre entrate destinate alle forze armate. Dal 2014 il nostro Governo ha speso molto per costituire un esercito e pagare i salari dei soldati. Tutto il supporto arriva dal Governo ad interim. Anche il ministro della Difesa, a cui risponde il Libyan National Army, fa parte del nostro Governo”.
-Quindi il maresciallo Khalifa Haftar prima di attaccare Tripoli si è consultato con voi?
“Sì, si è consultato con me e questo non è un attacco, ma un’operazione per unificare il paese. Ognuno descrive questa operazione come vuole, ma noi non stiamo entrando a Tripoli per combattere la nostra gente, ma per eliminare le milizie. Certamente lei ha visto Tripoli e può fare un confronto con la regione orientale. Non abbiamo prigioni per gli avversari politici, milizie per le strade o nulla di illegale. Ciò che incontrerà è la polizia, la polizia giudiziaria e l’esercito ufficiale. La situazione è differente. Tripoli non può essere la capitale della Libia se controllata dalle milizie, come Kara e Gnewa. Questo è impossibile! Anche per il Governo di Accordo Nazionale supportato dall’Italia, nell’accordo di Skhirat che stabilisce la sua formazione, la prima condizione è quella di eliminare le milizie. Dal 2016 ad oggi, in tre anni, le milizie sono diventate più forti. Questo significa che il GNA non ha raggiunto il suo obiettivo in tempo. Vorrei farle una domanda, se in Italia il presidente del Consiglio perde la fiducia del parlamento può continuare a fare il presidente?”(...)"

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