E’ il risultato della partita che dallo scorso mese si gioca continuamente tra le bombe rudimentali piazzate dagli insorti lungo le strade dell’Afghanistan occidentale e i genieri italiani che quotidianamente lottano contro il pericolo pubblico numero uno, quello che colpisce all’improvviso quando ci passi sopra, senza discriminare tra militari e civili.
Ventisette disinneschi contro una sola esplosione a terra, che ha soltanto danneggiato uno dei blindati Cougar in dotazione proprio ai team del genio che precedono e accompagnano tutte le pattuglie che le forze di sicurezza afghane e i nostri militari mettono in campo ogni giorno. (...)
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