Mi lascia sempre perplesso il fatto che la politica a volte si occupi - anche solo per battute - di cosa guardano gli italiani in tv, e lo giudichi.
Il governo continui nella sua ottima azione di risanamento e di riforma del paese; per tutto il Paese - uomini e donne - c'è bisogno di creare le condizioni per la crescita, comprendendo in questo rimuovere tutti gli ostacoli che limitano di fatto l'eguaglianza, come da dettato costituzionale.
Le donne italiane non hanno bisogno di un governo che le protegga dalla brutta tv: sono professioniste, studentesse, politiche molto capaci e raggiungono spesso traguardi importanti, anche senza "quote" o "protezioni" aggiuntive (che rischiano sempre di creare condizioni di "concorrenza sleale").
(Certo, al contrario di quanto dicono alcune, non hanno inventato - perché non può esistere, in realtà - una "grammatica di genere" diversa da quella maschile, sul potere, sull'economia e sulle istituzioni).
I cittadini e le cittadine decideranno da soli nelle loro case cosa fare nel tempo libero, non è affare del governo.
I Ministri facciano il loro lavoro, che non è predicare dal pulpito.
Francesco Maria Mariotti
ps: eventualmente fra i compiti di questo governo c'è quello - urgente - di riformare la RAI, ma questo è un altro discorso....
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