lunedì 9 settembre 2013

Il Cannone Santo e La Nascita Di Israele (Claudio Magris sul Corriere della Sera)

(...) Ricordiamo dunque, a chi prende sottogamba la legge e deride chi esige il suo rispetto, una storia che segna, anche simbolicamente, la nascita dello Stato di Israele. Nel giugno del 1948 una nave, l’Altalena, parte da Port de Bouc con 900 volontari e molte armi e munizioni destinate a Israele! divenuta Stato poche settimane prima. E un momento drammatico per Israele, che è in guerra e ha molto bisogno di uomini e di armi, perché è in gioco la sua sopravvivenza. Arrivato alla meta, il capitano della nave esige che un’ingente quantità di armi e munizioni sia consegnata ai reparti dell’Irgun — l’organizzazione militare estremista ebraica, cui apparteneva con funzioni eminenti Begin — anche se formalmente sciolti e incorporati nello Tzahal, le nuove Forze armate di difesa di Israele. Ben Gurion, a capo del governo, non prende nemmeno in considerazione la pretesa, perché, replica, è il governo a decidere l’uso delle armi e ordina alla nave di consegnarle. Al rifiuto del capitano ovvero all’illegalità e alla ribellione che vogliono essere riconosciute come interlocutori — come ad esempio tanti anni dopo le Brigate rosse o, in forme non eclàtanti, bensì subacquee, talora la mafia — il governo israeliano, dopo inutili avvertimenti, risponde bombardando la nave carica di armi di cui esso ha tanto bisogno e mitragliando l’equipaggio, i marinai venuti a combattere per Israele contro gli arabi. Ben Gurion, alla Knesset — il Parlamento israeliano — parla del «cannone santo» che ha stroncato la rivolta, impedendo così che il nuovo Stato nasca bacato dal compromesso col marciume dell’illegalità. Come scrive lo storico israeliano Eli Barnavi, «Altalena in qualche modo è per Israele il biglietto d’ingresso fra gli Stati». (...)
 

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