sabato 19 novembre 2011

Un'Italia più forte in un'Europa più forte


Interessante riflessione di Marco Campione, che cita Stefano Menichini; da integrare con il timore che un "eccesso di appoggio" - che personalmente condividerei - può lasciare senza una risposta - soprattutto in vista del dopo governo - i malumori e le difficoltà che parti del paese proveranno per la durezza delle misure . 

Il rischio che nasca un "populismo di risposta" alle misure che il governo Monti sarà costretto a fare è grande (ne parlava De Rita in questi giorni; e dobbiamo pensare alle incognite di voti politici in Francia e in Germania). Il ruolo delle forze politiche democratiche - anche del Pdl, se deciderà di "superare" il suo fondatore, creandosi un orizzonte di futuro - è quello di far capire come le decisioni di Monti possono essere la base del futuro di tutti.

Confido che anche il professor Monti sia consapevole di questa difficoltà di "prospettiva": in questo senso è fondamentale riconquistare un posto in un'Europa via via più solida (Eurobond, nuovo ruolo BCE, nuove modalità di governo: si veda il Manifesto del Sole24Ore di cui si è già detto).

L'Italia deve diventare visibilmente e tangibilmente più forte in una Europa che si rinnova.

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