A margine, ma non troppo, della discussione su Russia e Ucraina.
Lo stato di guerra non è necessariamente legato a carri armati, bombe e simili. Si è in stato di guerra quando la sfida è "esistenziale", e l'avversario si dà come "nemico totale". Spesso la situazione è ambigua, e si può tentare di non trasformare in guerra ciò che è solo "conflitto territoriale" (o economico, o comunque "settoriale"); il problema è che se il "nemico" è tale, non ci sarà mossa dilatoria che tenga, prima o poi il conflitto si farà "esistenziale".
Detto ciò, "prima" o "poi" può fare la differenza, e non da poco, e anche qui non è semplice stabilirlo. Combattere prima può servire a bloccare la minaccia nascente, ma al tempo stesso i prezzi richiesti da una guerra fatta troppo presto possono apparire ingiustificati all'opinione pubblica. Combattere troppo tardi può "servire", perché si rende più evidente la necessità del sacrificio, ma appunto può essere molto più oneroso, e naturalmente maggiormente rischioso.
Ogni "tensione" fa storia a sé, e per questo non valgono i richiami storici troppo facili: non sempre vale la troppo facile dicotomia Chamberlain contro Churchill, sia perché ci sono tanti modi di cercare un accordo, e tanti modi di fare una guerra, ma anche perché, per quanto detto prima, Churchill (e la sua durezza) forse fu accettato anche perché si tentò fino in fondo di trovare un accordo, e poi di fronte all'ineluttabile si accettò il conflitto.
Ultima nota, nel caso specifico è essenziale tenere conto che c'è una sfida anche "interna" alle democrazie occidentali: Putin (se è solo lui a decidere, se è in grado di decidere, se è "compos sui", ma comunque: "lui e la sua cerchia") probabilmente aspira anche a essere punto di riferimento per forze occidentali, e vuole sconfiggere un'idea di democrazia liberale, che è innervata - pur con forti contraddizioni - nella storia dell'Unione Europea e della NATO. Su questo appare capace di "influenzare" pesantemente anche parti dell'opinione pubblica occidentale, mettendo a rischio la stabilità delle democrazie.
Anche e forse soprattutto per questo la sfida rischia di diventare - al di là delle mosse diplomatiche e tattiche - "esistenziale".
#Ucraina #Russia #USA #UE #NATO
(post originariamente pubblicato su Fb)