(...) E' la prima volta nella sua storia ultrasessantennale che la Corte di Karlsruhe rimanda un caso alla sede europea. Dopo un anno di lavoro, i giudici hanno espresso un parere secondo cui il piano Omt, che prevede l'acquisto di titoli pubblici di Paesi in difficoltà in cambio dell'adozione di un severo programma di riforme economiche, viola il mandato della Bce, ma non hanno trovato modo di arrivare a una sentenza contraria, nonostante durante le udienze pubbliche avessero manifestato una aperta opposizione, sostenuta dalla testimonianza del presidente della Bundesbank (...)
di Alessandro Merli, con un'analisi di Isabella Bufacchi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/ZLQPe
(...) Per molti economisti il piano Omt è l'unica vera causa del reflusso della crisi dell'euro. Lo hanno chiamato il "bazooka" di Mario Draghi, a cui erano bastate tre parole ("Credetemi, sarà sufficiente") per cambiare le sorti dell'Europa. La Bce assicurava che avrebbe fatto di tutto per non lasciare nessuno indietro e salvare l'euro. Questo programma di azione, prima ancora di essere testato dai mercati - non è mai stato necessario attuarlo, non è stato speso un euro - viene ora testato dai tribunali. Draghi ha dovuto ribadire a cadenza pressochè quotidiana di agire all'interno del mandato della Bce. Non ha mai convinto la Bundesbank. Da subito il "falco" tedesco Jurgen Stark, ex membro della Bce, ha ribattezzato il piano Omt con le parole "Out of mandate transactions", ovvero "operazioni fuori dal mandato" originario di Eurotower.
Il dossier è stato per mesi sul tavolo della Corte Costituzionale tedesca fino alla decisione di oggi, una "mezza bocciatura" del piano con ricorso alla Corte di Giustizia europea. A giugno scorso, di fronte ai giudici della Consulta tedesca si sono trovati due vecchi compagni di studio: l'accusa affidata al presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, convinto che il piano Omt metta a rischio l'indipendenza della Banca centrale e favorevole anche a rivedere i trattati europei per limitare il raggio d'azione di Eurotower; la difesa, sostenuta dal componente (tedesco) del direttorio della Bce, Joerg Asmussen, rassicurante sulle misure anticrisi "necessarie, efficaci" e sull'operato di Mario Draghi "entro i confini del mandato".
Con il passare dei mesi, la Bundesbank si è trovata sempre più isolata. Anche nel Governo di Berlino le posizioni si sono ammorbidite gradualmente (...)
Proprio dalla "Città del Diritto" della Germania arriva oggi un verdetto contrario al piano di Mario Draghi: si osservano, spiegano i giudici della Consulta, "importanti ragioni per ritenere che il programma vada oltre il mandato della Bce e per questo infranga i poteri degli Stati membri, violando il divieto di finanziare i bilanci pubblici con la leva monetaria". La Corte, nell'annunciare il ricorso alla Corte europea di Giustizia, aggiunge però che "se interpretato in modo restrittivo" il piano Omt può rispettare la legge. Suggerisce in altre parole una via di compromesso: togliere il bazooka a Draghi, ma dotarlo di armamenti più leggeri. Ora la parola passa alla Corte del Lussemburgo che, fattore non secondario, impiega in media oltre un anno per esaminare e chiudere un dossier.
Perché allora le Borse registrano tutte performance positive? Come mai gli spread si riducono, con il differenziale del Btp sul Bund vicino ai 200 punti e il rendimento del Btp decennale sul Bund ai minimi dal 2006? Come mai, ancora, una notizia che solo alcuni mesi fa avrebbe gettato nel panico i mercati oggi viene accolta positivamente? (...)
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