venerdì 2 dicembre 2011

“In Egitto abbiamo e vogliamo la Shari’a” (da Linkiesta)

(...) El Nour è un partito nato recentemente, subito dopo la rivoluzione di gennaio «politicamente esistiamo da poco, ma da sempre come movimento religioso. Siamo musulmani molto vicini ai testi fondanti dell’islam: il Corano e la Sunna. Ci distinguiamo dai Fratelli musulmani perché loro accettano di buon grado l’interpretazione dei testi sacri (Fatwa), noi no. Quando ci sono i testi non c’è bisogno né di interpretazioni né di consigli».
I salafiti vogliono l’applicazione della Shari’a, la legge islamica e pensano che in Egitto ci sarà la migliore applicazione della legge islamica «le elezioni dimostrano chiaramente che il popolo egiziano vuole l’Islam: hanno votato per l’Islam. Vogliono più religione, questo emerge in modo netto dalle consultazioni elettorali». Gli esempi di applicazione della legge islamica provenienti dagli altri paesi non convincono i salafiti: «In Turchia - spiega Nabil Kadry Ahmed - hanno perso i valori basati sulla morale. Hanno anteposto al sentimento religioso una maggiore libertà economica nella vita di tutti i giorni. In Arabia Saudita, all’altro estremo, i cittadini sono religiosi ma chiedono maggiori diritti. Non applicano la legge islamica in modo puro e onesto, ci sono troppi interessi economici legati alle banche». Dunque ogni paese ha un approccio diverso alla Shari’a, e l’applicazione migliore, secondo i salafiti egiziani, sarà proprio in Egitto.(...)

Nessun commento:

Posta un commento