Dobbiamo unire il Paese, che è fatto anche da coloro che - legittimamente - protesteranno.
Quale dunque il ruolo delle forze politiche? Soprattutto quello di cominciare a costruire - appoggiandosi sull'azione del governo - una prospettiva, un futuro. L'orizzonte che deve spiegare - insieme al governo Monti, ma ben oltre il governo Monti - il senso di questi sacrifici.
Tutta l'Europa deve essere però coinvolta in un processo di rinnovamento; altrimenti, se i cittadini percepiranno un'Italia debole e magari la sensazione di un eccesso di tutela da parte di altri Stati (Germania e Francia che "ridono" di noi, per dirla con una brutta immagine che abbiamo visto nelle settimane scorse), il rischio di un "rinculo" nazionalista e antieuropeo potrebbe esserci.
Per questo il governo Monti dovrebbe essere accompagnato da una collaborazione attenta e vigile - e anche critica, laddove necessario, naturalmente - di tutte le forze politiche, che dovrebbero aprire tavoli permanenti di consultazioni con le forze "sorelle" in Europa.
A destra come a sinistra. Dobbiamo salvare l'Italia, rifondare l'Europa.
Un'ambizione minore vorrebbe dire una tragica sconfitta per tutti.
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