Perché la conferenza stampa di Monti è stato un momento importante, anche al di là dei contenuti. Alcune riflessioni che mi paiono di grande interesse.
FMM
(...) Mi chiedo perché la politica non abbia mai saputo parlare in questo modo agli italiani. Monti con parole essenziali ha fornito ieri una spiegazione dicendo che lui e il suo governo, a differenza di chi l’ha preceduto, non hanno alcun interesse elettorale da difendere mentre i partiti guardano a ciò che può turbare il proprio elettorato. Tuttavia la differenza non è questa. Guai se immaginassimo che è in grado di governare solo chi rinuncia a rappresentare una parte ovvero che risponde a un elettorato. Quel che separa i governi di ieri da quelli di oggi è la sincerità. La politica di ieri aveva bisogno di creare santi e mostri, di rappresentazione camuffate della realtà. Questi invece dicono pane al pane e vino al vino. È questo bagno di verità che può cambiare la politica italiana se i suoi leader, quando toccherà a loro riprendere la guida del governo, sapranno mostrarsi altrettanto sinceri, disinteressati, temporanei.(...) Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/ mambo/monti-continui-dire-la- verita-ed-eviti-porta-porta# ixzz1ffPu9X6a
La conferenza stampa di ieri sui contenuti della manovra è destinata a diventare uno dei momenti più importanti della storia recente delle nostre istituzioni. Oltre ad aver presentato riforme e provvedimenti di una certa entità, l’incontro di ieri ha anche mostrato un sensibile cambiamento nel modo di fare comunicazione rispetto al governo del fu PresdelCons. Gli interventi dei ministri sono stati tutti estremamente concreti, con una particolare attenzione per il dettaglio e la precisione, perché i giornalisti presenti capissero bene senso e forma delle misure, come ha dimostrato Piero Giarda quando è arrivato il suo turno. Quando ha preso la parola, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per l’Attuazione del programma ha sorpreso i giornalisti mettendosi a fare una specie di fact-checking di quanto avevano detto i suoi colleghi, correggendo i loro errori e ricordando le cose che avevano trascurato nella loro esposizione. Una pratica inusuale che ha contribuito a dare autenticità all’intera conferenza stampa, oltre che a dare un senso all’incarico di Giarda, in passato ricoperto da personaggi con comportamenti ben più astratti e fumosi. http://www.ilpost.it/2011/12/ 05/il-fact-check-del-ministro- giarda/
Va detto che Monti ha saputo rivolgersi agli italiani con il linguaggio alto e drammatico adeguato alla circostanza. Mai come stavolta si è avuta l'esatta percezione del «governo del presidente», forte della sua relazione speciale con il Quirinale, e dunque dei mutamenti intervenuti sulla scena pubblica. Sempre rispettoso verso il Parlamento, il premier si è riferito ai partiti (anzi, alla «politica») con il tono di un benevolo Lord Protettore che ha il diritto di non essere disturbato nel suo lavoro, perché grazie a lui le stesse forze politiche potranno ritrovare in futuro un rapporto positivo con i cittadini. di Stefano Folli - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/sk4Ne
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