giovedì 22 maggio 2014

Ricchezza sprecata (Davide Giacalone)


"(...) Fra i cortilanti della politica italiana si sente dire che dovremmo “andare in Europa” (dove credono di essere? lo sanno che l’Italia è un Paese fondatore?) per ottenere più deficit. Bei fresconi! Così aumenteremo il debito, con quello gli interessi che paghiamo, e con quelli le virtù che sprechiamo. Fra le urla delle risse si sentono tesi bislacche: aumentiamo i soldi in tasca alla ggente (ad esempio con 80 euro), così cresce la domanda e con quella lo sviluppo, mettendo in atto una manovra anticiclica. Hanno scambiato il ciclo con il triciclo: se aumenti i soldi senza aumentare la produttività ti limiti a perdere competitività, quindi a diventare più povero; una volta impoveritoti devi trovare i soldi per pagare gli interessi, quindi tassi di più gli stessi cui hai dato i soldi. I soldi in più sono politiche di sviluppo tanto quanto le scarpe che regalava Achille Lauro erano politiche per la mobilità.

Morale: un Paese che ha i numeri riportati in tabella, se abbattesse il debito, dovrebbe avere carburante per correre più veloce di ogni altro, invece lo pompiamo dentro serbatoi i cui buchi ci ostiniamo a non tappare. Anzi, crediamo sia sociale e solidale allargarli.(...)"


Nessun commento:

Posta un commento