Le notizie che riporto sono da prendere con molta cautela, in quanto Asianews - sito generalmente ben informato - non specifica esattamente quali siano le sue fonti. Di fatto però il senso politico non appare - purtroppo - come una sorpresa: come già si è detto in altri momenti, in Libia la situazione non è affatto risolta. Per cui, detto crudemente, non ci sarebbe scandalo se la NATO stesse monitorando la situazione e stesse ancora intervenendo fattualmente (anche "al di fuori" della missione ufficiale, che si diceva conclusa); è però assolutamente da valutare con prudenza - e "sana diffidenza", mi verrebbe da dire - ogni notizia di bombardamento, per evitare di cadere oggi in errori di "false notizie" che ci sono già state, in questa brutta vicenda.
Francesco Maria Mariotti
(...) Secondo le fonti, le forze dell'Alleanza atlantica non hanno mai abbondonato il Paese. "Tre settimane fa - raccontano - i jet Nato hanno lanciato un fitto bombardamento su due città in lotta fra di loro: Zintan e Mashasha". La prima è una delle più importanti roccaforti dei ribelli e per tutto il periodo della guerra ha avuto il sostegno da parte della Nato. La seconda è invece abitata da popolazioni nomadi originarie del Niger. Essa era stata costruita dallo stesso Gheddafi per permettere ai popoli del deserto di diventare stanziali. I suoi abitanti hanno sostenuto il rais durante l'offensiva contro Zintan. "Caduto il dittatore - continuano le fonti di AsiaNews - Zintan si è vendicata lanciando attacchi contro Mashasha che ha risposto lanciando missili e bombe di mortaio. Per fermare la violenze la Nato ha bombardato entrambe le città, facendo diversi morti. L'Alleanza atlantica ha giustificato le bombe contro Zintan, sua alleata, come un errore balistico. E questo nel silenzio totale dei media".(...)
Nessun commento:
Posta un commento