mercoledì 25 luglio 2012

Le Mosse di Draghi, Unico Zar - 2


(Leggi anche la "prima puntata")

Ma da dove arriva tanta forza per la Bce e dove si fonda la sua vera reputazione? La risposta standard è che la forza della Bce nella crisi sta nella possibilità di stampare moneta mentre la reputazione è nella capacità di mantenere sotto controllo l'inflazione. Forza e reputazione, così identificate, entrano facilmente in collisione. Se stampare moneta può risolvere la crisi dei debiti sovrani allo stesso tempo rischia di creare inflazione e minaccia la reputazione stessa. Ma forza e reputazione sono meno contraddittorie di quanto appaiano, anzi sono la stessa cosa. La reputazione di fondo della Bce non è tanto nei successi ottenuti nel contenere l'inflazione, quanto nella capacità di emettere una moneta accettata da tutti. Questa fiducia non è scontata, tanto è vero che forze centrifughe la minacciano, ma è la vera grande conquista dell'unione monetaria. Non tutte le banche centrali hanno la possibilità di emettere moneta fiduciaria di alto grado. di Pierpaolo Benigno - Il Sole 24 Ore - leggi su Francoforte può salvare l'Europa 

La Bce opera, è chiamata ad operare, perché bisogna evitare i rischi terribili della deflazione legati al cataclisma dell'euro, occorre impedire che tutto si avvolga in una spirale recessiva e in un aggravarsi (non più recuperabile) delle posizioni debitorie riportando i tassi dei titoli pubblici spagnoli e italiani a un livello congruo. A nostro avviso, le leggi vanno lette e interpretate nelle condizioni e nei momenti in cui si è chiamati a decidere. Nessuno potrà mai imputare a Mario Draghi e al Consiglio della Bce di essere intervenuti per scongiurare il rischio più grave e avere fatto in modo che, per una volta, i mercati ci perdano e non ci guadagnino di Roberto Napoletano - Il Sole 24 Ore - leggi su Il Dovere della BCE
C'era anche un altro aspetto. Mi chiedevo: possiamo immaginare che un uomo determinato come Mario Draghi possa accettare la caduta dell'euro, la chiusura della nuova Eurotower prima che sia terminata e la fine del sogno europeo durante la sua leadership?Draghi, per chi lo conosce, e' uomo tenace, determinato, duro se necessario. Oggi ha un appuntamento con la storia. Non  consentira' che la Germania o la burocrazia gli impediscano di, come si dice in America, "...rise to the occasion", di mostrarsi all'altezza.L'appuntamento di Draghi con la Storia-

Per ora è solo una voce, ma se fosse vera, potrebbe regalare un po’ di respiro all’eurozona. La Banca centrale europea (Bce) sarebbe pronta a intervenire sui mercati finanziari, forse già in questa settimana. Un’azione prima solitaria, per dare un segnale. Poi, nel caso non bastasse, coordinata con le principali banche centrali mondiali (Bank of Canada, Bank of England, Federal Reserve, Bank of Japan e Swiss National Bank) in modo da garantire liquidità al sistema, come avvenuto diverse volte in passato. Che sia un nuovo round del Long-Term refinancing operation (operazione di rifinanziamento a lungo termine, o Ltro) o l’annuncio del ritorno sul mercato obbligazionario secondario, l’importante è agire per ripristinare la fiducia ed evitare che l’agosto dell’euro diventi torrido.


Ciò che accade in questi giorni ci dice che non è così. I mercati sono passati dalla sfiducia nei confronti della Spagna, o dell'Italia, a quella verso il sistema di cui tutti facciamo parte. Il primo passo per spezzare la spirale è che le istituzioni vitali dell'euro dimostrino di avere ancora forza da spendere e molto coraggio. La Banca centrale europea sarà determinante nelle prossime settimane, in un senso o nell'altro. Il suo presidente, Mario Draghi, ha detto che la Bce è disposta ad agire «senza tabù» e probabilmente è il segnale che potrebbe impegnarsi in una campagna di creazione di moneta e acquisti massicci di titoli di Stato. È la via non convenzionale che la Federal Reserve, la Banca d'Inghilterra e la Banca del Giappone conoscono bene. Ma quelle sono le banche centrali di nazioni coese. La sequenza di eventi in Europa dimostra invece che senza sufficiente capitale di fiducia fra le parti nessuna misura alla lunga basterà. Se gli europei non sapranno ricostruire questo capitale, anche il grattacielo della Bce finirà per apparire una cattedrale nel deserto.L'arma nascosta, di Federico Fubini, Corriere della Sera

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