lunedì 9 luglio 2012

L'Europa Dia Soldi ai Disoccupati (Primo Passo di un Nuovo Welfare)


La disoccupazione rischia di distruggere il collante che tiene unita una nazione, e ancor più facilmente un continente. Per questo andrebbero pensate misure straordinarie che facilitino l'impiegabilità di chi rimane senza lavoro, o che comunque - almeno - aiutino i singoli a non sentirsi "senza patria" e "senza speranza". Luigi Zingales esplicita oggi un tassello di questa strategia, parlando di un sussidio di disoccupazione che venga dato a livello europeo. Eventualmente, ma è una aggiunta mia in linea con quanto scrivevo in passato, con uno "scambio" che dia occasione alle persone di fare un servizio civile per questa nostra nuova patria europea. Un primo passo per un welfare europeo che sia base anche per una nuova spinta alla crescita: "fermare" la paura della povertà e della solitudine è parte integrante del progetto europeo; da qui deve passare la ricerca di una nuova crescita, che non sia solo economica, ma anche civile e politica.

Francesco Maria Mariotti

(...) Per evitare un avvitamento dell'economia sul modello greco, un'unione monetaria dovrebbe avere un programma automatico di trasferimenti, non solo per le banche, ma anche per i disoccupati. Un sussidio alla disoccupazione, omogeneo a livello europeo, finanziato con fondi europei, e amministrato a livello europeo, avrebbe notevoli vantaggi. Ridurrebbe i costi di aggiustamento delle economie in difficoltà senza per questo eliminare la pressione finanziaria per le riforme, perché i soldi verrebbero dati direttamente alla gente e non ai governi. Come per le banche, trasferendo a Bruxelles il potere di supervisione, ridurrebbe gli effetti devastanti della corruzione politica prevalente in sud Europa. Ma, ancora più importante, aiuterebbe a cambiare l'immagine negativa di Europa che si sta diffondendo, attenta agli interessi delle banche, ma non a quelli dei cittadini. Poco servirebbe salvare l'euro, distruggendo il consenso. Senza il quale l'Europa muore.

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