domenica 4 dicembre 2011

Preparare il futuro

Ascoltando la conferenza stampa del Governo la prima sensazione è stata di orgoglio ed entusiasmo per decisioni dure, ma inevitabili, e per i cambiamenti che vengono annunciati (stupenda la proposta di Monti di "consultazione trasparente con tutti i cittadini" attraverso un Libro Verde con successiva apertura a proposte, suggerimenti, correzioni, e infine decisione); ma per il Paese, per tutti noi, sarà dura: dobbiamo spiegare bene tutte le decisioni, ascoltando il disagio e il legittimo dissenso che si formeranno, inevitabilmente.


Dobbiamo unire il Paese, che è fatto anche da coloro che - legittimamente - protesteranno. 


Quale dunque il ruolo delle forze politiche? Soprattutto quello di cominciare a costruire - appoggiandosi sull'azione del governo - una prospettiva, un futuro. L'orizzonte che deve spiegare - insieme al governo Monti, ma ben oltre il governo Monti - il senso di questi sacrifici. 


Tutta l'Europa deve essere però coinvolta in un processo di rinnovamento; altrimenti, se i cittadini percepiranno un'Italia debole e magari la sensazione di un eccesso di tutela da parte di altri Stati (Germania e Francia che "ridono" di noi, per dirla con una brutta immagine che abbiamo visto nelle settimane scorse), il rischio di un "rinculo" nazionalista e antieuropeo potrebbe esserci. 


Per questo il governo Monti dovrebbe essere accompagnato da una collaborazione attenta e vigile - e anche critica, laddove necessario, naturalmente - di tutte le forze politiche, che dovrebbero aprire tavoli permanenti di consultazioni con le forze "sorelle" in Europa. 
A destra come a sinistra. Dobbiamo salvare l'Italia, rifondare l'Europa.


Un'ambizione minore vorrebbe dire una tragica sconfitta per tutti.

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