lunedì 5 agosto 2013

Un Punto Di Non Ritorno (dal blog di Marta Ottaviani)

(...) Possiamo però dire senza dubbio che la decisione dei giudici, ampiamente prevista da media e opinione pubblica, rischia di esporre il Paese a nuove tensioni dopo il periodo di fuoco dovuto alle proteste per Gezi Parki. Il governo islamico-moderato guidato da Recep Tayyip Erdogan rischia di tornare nell'occhio del ciclone. Se è vero infatti che alcuni fra i condannati, come l'avvocato Kemal Kerincsiz, avevano tutto fuorché un passato trasparente, ci sono altri imputati che sembrano essere stati riconosciuti colpevoli più per un regolamento di conti politico, che per aver commesso realmente il fatto. Quello che possiamo fare è monitorare come sempre la situazione, ma le circostanze non ci permettono di essere più di tanto ottimisti. Questa mattina la strada che porta al tribunale di Silivri, dove si è tenuto il maxi processo, è stato teatro di scontri fra polizia e manifestanti, soprattutto vicini al partito laico di opposizione CHP, che considerano il processo un'enorme montatura politica. Il 2014 e il 2015 saranno anni di importanti appuntamenti elettorali. La Turchia ci arriva con un clima interno che definirlo teso è usare un eufemismo. 


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