lunedì 3 dicembre 2012

La Grecia Si Sta Salvando?

Segnali di distensione sulla crisi di Atene che tiene banco da tre anni. La Grecia ha lanciato un piano di riacquisto volontario di titoli di stato da 10 miliardi di euro, a prezzo molto scontato. Si tratta di una delle condizioni imposte al Paese per ricevere i fondi dall'Unione europea e dal Fmi. L'agenzia nazionale del debito ha fatto sapere che i detentori di titoli dovranno presentare le loro obbligazioni entro venerdì per ricevere in cambio un pagamento tra il 32,2 e il 40,1% del valore nominale. Gli investitori devono dichiarare il proprio interesse a vendere tra il 7 e il 17 dicembre. 


(...)L'accordo raggiunto in questi giorni è stato quello di un ammorbidimento del processo di controllo del debito pubblico greco.

La Grecia e il resto d'Europa avevano l'obiettivo di tenere Atene nell'euro per evitare sia una crisi maggiore in Grecia sia un possibile effetto domino negli altri Stati europei. Il costo del salvataggio della Grecia è elevato, ma è una goccia in confronto a quanto costerebbe una crisi che, alla fine, dopo la Spagna, lambisse prima l'Italia e poi addirittura la Francia. La conclusione del ragionamento era che, se i politici e i banchieri centrali fossero stati “avversi al rischio” (vale a dire: meglio una grossa perdita oggi che una possibile enorme perdita domani), avrebbero salvato la Grecia. E così è stato.

Il debito pubblico greco quest'anno è stato ristrutturato due volte. La prima volta è stato ristrutturato il debito detenuto dai privati, la seconda - ed è la novità di questi giorni - quello detenuto dalle autorità (Banca centrale europea, Fondo salva-Stati). La ristrutturazione per le autorità in sostanza consiste: 1) nell'allungare le scadenze del debito, ossia nel farlo scadere soprattutto quando la Grecia starà meglio; 2) nel ridurre il costo del debito per il Tesoro, ossia nel ridurre le cedole correnti e nel “regalare” al Tesoro greco le cedole accumulate. Insieme a queste misure si allungano i tempi richiesti per il rientro dei conti deficitari dello Stato. Un elevato obiettivo di surplus di bilancio è rimandato, in modo che la “strizzatura” dell'economia sia meno forte. I particolari sono qui. (...)



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