giovedì 31 ottobre 2013

Spiare gli alleati non è una novità (da Rivista Studio)

(...) È un tema tutt’altro che nuovo visto che, giusto o sbagliato che sia, quello di spiare sugli alleati pare una pratica piuttosto diffusa. Ogni volta che qualche 007 è pescato con le mani nel sacco, il dibattito si riapre: l’utilità di spiare i nemici pare ovvia, ma perché spiare gli amici? Già nel 2004, per esempio, Slate dedicava un articolo all’argomento, in cui l’esperto di relazioni internazionali Fred Kaplan spiegava uno degli scopi dello “spionaggio tra amici”: «Immaginate questa situazione: i Paesi A e B sono alleati. I Paesi B e C sono amici o, almeno, partner commerciali. I paesi A e C sono nemici. Un Paese potrebbe voler spiare il suo alleato B, al fine di imparare le cose circa il suo nemico C».(...)

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