giovedì 29 novembre 2012

Rischio Argentina... O Anche Grecia?


A riaprire il caso è stata una querela avanzata da investitori e fondi di investimento statunitensi, tra cui Nml, controllato da Elliott Associates, e Aurelio, che hanno ancora in pancia i vecchi tango-bond e hanno respinto la ristrutturazione proposta dall'Argentina nel 2005 e nel 2010 per applicare una riduzione di circa il 65 per cento del debito, che è stata invece accettata dal 92 per cento dei creditori. Il giudice statunitense Griesa ha dato ragione alle richieste dei fondi speculativi.
 
 
Due eventi collegati a debiti sovrani, tra di loro strettamente connessi nonostante la loro lontananza non solo geografica, minacciano da vicino l'ormai scadente tenuta della finanza internazionale, con gravissime ripercussioni sull'economia e sulla politica mondiale. Il primo pericolosissimo evento riguarda il debito argentino e la decisione presa il 21 novembre scorso dal giudice distrettuale di New York, Thomas Griesa. Il secondo concerne invece la nuova ristrutturazione del debito greco, in discussione tra l'Unione Europea e l'Fmi,
 

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