AL ABAMAKO (Mali)- Bulldozer, mazze e picconi. Sono le armi con cui gli integralisti islamici, che occupano Timbuctu dal marzo scorso, stanno distruggendo l’immenso patrimonio artistico della «Perla del deserto». Ultimo bersaglio, il monumento all’Indipendenza che sorge al centro della città, preso di mira sabato dai qaedisti del Mali. Una statua di Al Faruk, leggendario protettore della «città dei 333 santi», incorniciata da una costruzione triangolare in muratura.
CONFLITTO INTERRELIGIOSO - Nell’oscurantismo praticato con sistematica violenza dai gruppi terroristici che hanno imposto la sharia su quasi due terzi del territorio del Mali, soltanto Allah può essere venerato. Così come in Tunisia e Libia distruggono mausolei sacri al sufismo (corrente spirituale dell’islam) e luoghi di culto musulmani e cristiani patrimoni dell’umanità “protetti” dall’Unesco. Tutto quello che è prova di culti più antichi e radicati del loro bieco salafismo o integralismo islamico, anche all’interno dello stesso islam, viene distrutto.
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