Si stanno preparando le "armi" per affrontare la guerra dei mercati, nel caso di voto "critico" in Grecia. Si avvicina il momento in cui Mario Draghi dovrà usare il bazooka, garantendo tutto il debito europeo? Se così fosse, dovrebbe essere già attivo il giorno stesso un Ministro delle Finanze europeo, con poteri di veto e di indirizzo sui bilanci di tutti i paesi di cui si garantisce il debito.
Poi, in tempi rapidi, la fase costituente per creare un vero governo europeo (non siamo così lontani - a ben vedere - dalla logica espressa dalla Merkel, anche se forse non c'è più tempo per un percorso così "ordinato")
Come già scritto, non si può pensare a una procedura con elezioni plebiscitarie, o simili. E' ancora tempo, in Europa, di una "democrazia concertata", "tecnocratica", in cui sia fortissimo il ruolo delle regole, soprattutto economiche, molto più che quello delle persone, intese come portatrici di istanze politiche "di parte".
Il voto dei cittadini - non sembri una bestemmia - in questo momento non è fondamentale. Oggi si va alla "guerra dei mercati" per vincere e fondare nuove regole.
Francesco Maria
ps: la necessità di un'azione europea non può essere comunque una scusa per l'Italia. Le azioni che noi dobbiamo mettere in atto per abbattere il nostro debito pubblico non sono più rinviabili. L'azione di Mario Monti deve diventare ancora più decisa, se necessario; alcune dichiarazioni di questa sera sembrano andare nel verso giusto. Speriamo in bene.
Le Banche centrali sono pronte ad agire per calmare eventuali tensioni dopo il voto in Grecia. Lo riporta la Reuters, sottolineando che un'azione coordinata delle banche centrali potrebbe avvenire dopo il voto in Grecia, se sarà necessario. Si tratterebbe di un'iniezione di liquidità - di Vito Lops - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/EBDhj
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