lunedì 18 giugno 2012

L'altra Germania per il rilancio della UE (da AffarInternazionali)


(...) Il piano alternativo “per l’uscita dalla crisi” che la Spd ha presentato qualche settimana fa con lo schieramento plateale dei suoi massimi leader, il presidente del partito Sigmar Gabriel, l’ex vicecancelliere ed ex ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier e l’ex ministro delle Finanze della grosse Koalition Peer Steinbrück, ha il respiro lungo di un programma di governo.  
Pur riconoscendo la necessità di tenere rigorosamente sotto controllo il debito, indica una strategia del tutto alternativa all’austerity policy di Frau Merkel. Prevede un programma europeo urgente contro la disoccupazione giovanile, con investimenti pubblici adeguati e favorendo la mobilità intereuropea; misure di controllo e regolamentazione dei mercati finanziari, dall’introduzione dell’imposta sulle transazioni alla separazione netta tra banche commerciali e banche d’investimento, un ente di controllo comune e un’agenzia di rating europea. 

Ci sono poi indicazioni precise sulle scelte industriali che gli stati dovrebbero adottare per la rapida attuazione di un piano di crescita e occupazione: promozione dell’innovazione e della ricerca; promozione del lavoro nel settore del rinnovamento ecologico e in grandi progetti per la modernizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee. 
I fondi per questi investimenti massicci potrebbero essere reperiti utilizzando in modo più efficace gli attuali fondi europei, rilanciando la Banca europea per gli investimenti, con i proventi (si calcola intorno ai 60 miliardi l’anno) della tassa sulle transazioni e con l’introduzione di prestiti obbligazionari europei. Ma, soprattutto, andrebbero introdotte forme di condivisione del debito, dagli eurobond a fondi di garanzie comuni per evitare i fallimenti delle banche. 

È, per così dire, la voce dell’”altra Germania”. Della Germania con cui l’Europa si troverà a trattare se, come è possibile, Spd e Verdi vinceranno le elezioni dell’anno prossimo.

Paolo Soldini è giornalista; è stato a lungo corrispondente da Bruxelles e dalla Germania.

Nessun commento:

Posta un commento