martedì 3 dicembre 2013

Putin ha fatto male i conti (da Presseurop - Financial Times)

Negli ultimi dieci anni nessun avvenimento ha spaventato il Cremlino più della "rivoluzione arancione" ucraina nel 2004. Adesso quello di Vladimir Putin pare trasformarsi in un incubo ricorrente, dato che i dimostranti sono tornati a riempire la piazza dell'Indipendenza di Kiev chiedendo a gran voce che il loro paese si avvicini all’Ue e prenda le distanze dalla Russia.
Le dimostrazioni in Ucraina sono un’umiliazione e al tempo stesso un pericolo per Putin. Mentre elogia i profondi legami culturali e storici esistenti tra Ucraina e Russia, il presidente russo scopre che decine di migliaia di ucraini preferiscono affrontare le rigide temperature e i manganelli delle forze dell’ordine che entrare un po’ di più nella sfera di influenza della Russia.
Se la folla in tumulto riuscisse ancora una volta a minacciare di rovesciare un governo ucraino corrotto e dispotico, la lezione politica per la Russia sarebbe molto chiara. Dopo tutto sono trascorsi meno di due anni da quando i manifestanti si sono riversati per le strade di Mosca per protestare contro la seconda nomina di Putin, ribattezzando il suo partito Russia Unita “il partito dei corrotti e dei ladri”.(...)

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