I fatti di Roma sono molto gravi e non vanno sottovalutati.
Ripropongo una riflessione apparsa sulla Stampa di settembre.
FMM
Si può essere No-Tav o Sì-Tav, si può anche coltivare una rispettabile e pragmatica equidistanza, ma c’è una cosa che bisogna sapere: in Valsusa il terrorismo c’è già. In una forma inedita, tra l’intimidazione ambientale di stampo mafioso e il cecchinaggio individuale di marca pre-brigatista, tra la opprimente Corleone di Riina e i caldissimi picchetti delle fabbriche nei primi Anni Settanta. Nei confronti delle cose (cantieri, macchine e macchinari, forze di polizia) si esercita con azioni militari. Nei confronti delle persone (che lavorano nel o intorno al cantiere) con minacce continue e ossessive.
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